Caspide, era un mondo incantato dove la pace e l’amore continuavano a regnare sin dai secoli. La vita su quel mondo poteva essere infinita. Tutti i personaggi, abitanti di quei paesaggi suggestivi, potevano vivere per l’eternità; dipendeva dalla loro saggezza, più grande era, più lunga era la loro vita. Questo però, non lo sapevano, sapevano solo che alla loro morte sparivano magicamente lasciando polvere di stelle dietro di sé. Akyra, un giovane adulto di animo nobile e leale, viveva in simbiosi con quel magico pianeta traboccante di magia ed incanto. Viveva nella sua piccola casetta innalzata su tre soffici piani differenti. Il suo miglior amico Toggy, fu soprannominato da lui stesso Toggy due volte per via del suo difetto; ogniqualvolta fosse agitato o nervoso ripeteva le ultime parole due volte. Toggy, buffo e simpatico, entrato nel cuore di Akyra sin dai tempi era un grande compagno di avventura. Insieme, amavano divertirsi e ubriacarsi con il loro amato e desiderato Wischy che non c’è. Akyra, lavorava nel piccolo Paninario di Caspide, il panificio di quel mondo fiabesco. Quel mondo, come cornice, ogni notte era abbellito dalle Tre Lune che come gioielli brillavano in cielo. Le feste in paese, le piccole casette con i tetti a punta, le piante pungenti, il Mercato Antico, la Scuola di Falena, erano piccoli dettagli in più che impreziosivano di favola Caspide. Quel mondo però, veniva vigliaccamente messo in pericolo da putridi personaggi che inspiegabilmente volevano guerra e dolore. La pace che sin dai tempi aveva regnato questo mondo veniva malvagiamente compromessa. Akyra, iniziava ad avere incubi e sentori di guerra. Ne parlò con il suo amico Filiano, scienziato Mattacchione dall’aspetto teatrale. Filiano era richiuso ingiustamente in arresto in casa sua, per via della corruzione che divampo segretamente nella Giuria del Fato. Lo scienziato, era un uomo buono e giusto dotato di grandi abilità, secondo solo al Grande Saggio per la grandezza della sua età. Akyra, nel contempo, conobbe il vecchio saggio, anziano vecchio almeno sette secoli. Il Grande Saggio, si avvicinò ad Akyra e alle sue visioni, quasi come sentisse o sapesse di una possibile e apocalittica sciagura. Su Akyra, forse, iniziavano a gravare grosse responsabilità, e lui, doveva farsi trovare pronto.
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