Il 4 febbraio 2014 Facebook compie dieci anni. Un compleanno che non può passare inosservato perché Facebook è parte della vita di oltre un miliardo di persone.
Questo ebook è la storia dei primi dieci anni del social network lanciato da un gruppo di studenti in un dormitorio di Harvard il 4 febbraio 2004 e diventato una multinazionale con più di un miliardo di clienti.
Mark Zuckerberg preferisce chiamarli utenti, ma tutti sanno che Facebook rivende i dati personali degli iscritti alle aziende pubblicitarie. È il nucleo del suo business e in questo non c’è alcunché di male. Almeno fino a quando di mezzo non ci si mette l’NSA con il suo programma di sorveglianza globale PRISM.
Raccontare Facebook significa osservare tutte le sfaccettature della storia, e capire qual è la chiave di volta che tiene in piedi un social network immenso, capace di consumare tanta energia quanto cinquantamila famiglie americane. Ma Facebook è anche un servizio capace di consumare il nostro tempo e di farci perdere di vista il confine tra ciò che dovremmo condividere con gli altri e ciò che, invece, dovremmo tenere offline. Perché nell’era delle interazioni sociali, la privacy è diventata un bene sempre più raro e difficile da tutelare.
Storybook, che si può leggere nel tempo di una sessione media su Facebook, segue l’evoluzione del social network anno dopo anno, e si concentra anche su uno dei suoi futuri possibili: la collaborazione con gli utenti. La conversazione con un miliardo di persone è un business davvero complicato.
Una ricca sezione di infografica e la traduzione del manifesto di Zuckerberg “The hacker way” completano la proposta al lettore italiano nonché cliente della più grande comunità del mondo.
Questo ebook è la storia dei primi dieci anni del social network lanciato da un gruppo di studenti in un dormitorio di Harvard il 4 febbraio 2004 e diventato una multinazionale con più di un miliardo di clienti.
Mark Zuckerberg preferisce chiamarli utenti, ma tutti sanno che Facebook rivende i dati personali degli iscritti alle aziende pubblicitarie. È il nucleo del suo business e in questo non c’è alcunché di male. Almeno fino a quando di mezzo non ci si mette l’NSA con il suo programma di sorveglianza globale PRISM.
Raccontare Facebook significa osservare tutte le sfaccettature della storia, e capire qual è la chiave di volta che tiene in piedi un social network immenso, capace di consumare tanta energia quanto cinquantamila famiglie americane. Ma Facebook è anche un servizio capace di consumare il nostro tempo e di farci perdere di vista il confine tra ciò che dovremmo condividere con gli altri e ciò che, invece, dovremmo tenere offline. Perché nell’era delle interazioni sociali, la privacy è diventata un bene sempre più raro e difficile da tutelare.
Storybook, che si può leggere nel tempo di una sessione media su Facebook, segue l’evoluzione del social network anno dopo anno, e si concentra anche su uno dei suoi futuri possibili: la collaborazione con gli utenti. La conversazione con un miliardo di persone è un business davvero complicato.
Una ricca sezione di infografica e la traduzione del manifesto di Zuckerberg “The hacker way” completano la proposta al lettore italiano nonché cliente della più grande comunità del mondo.