Nonostante le molteplici crisi che stiamo vivendo, l'aumento dei consumi viene ancora spacciato come panacea di tutti i mali mentre ne è la causa prima. In questo agile pamphlet, tratto da una serie di sue conferenze, l'autore ci svela i meccanismi perversi e i paradigmi culturali che si celano dietro tale visione "economicista" del mondo e della vita, e constestualmente ci invita a percorrere altre strade rispetto a quella "prevista" dal sistema.
Un'esortazione appassionata a ritrovare quella libertà perduta nel mare del consumismo più sfrenato, schiavi di un sistema autoreferenziale che con la fanfara urlata della liberazione da un passato di fatica e ingiustizia, ha invece realizzato il suo esatto opposto, e cioè un sistema intimamente ingiusto e violento e che ci rende tutti schiavi e al suo servizio.
L'economia non è più al nostro servizio per migliorare la qualità della nostra vita ma noi al suo. Ma come dice l'autore siamo schiavi senza catene, cioè siamo schiavi perchè lo vogliamo.
Il sistema ha delle crepe e dalla prigione con muri invisibili si può evadere. Questo libro è uno stimolo a farlo.
Un'esortazione appassionata a ritrovare quella libertà perduta nel mare del consumismo più sfrenato, schiavi di un sistema autoreferenziale che con la fanfara urlata della liberazione da un passato di fatica e ingiustizia, ha invece realizzato il suo esatto opposto, e cioè un sistema intimamente ingiusto e violento e che ci rende tutti schiavi e al suo servizio.
L'economia non è più al nostro servizio per migliorare la qualità della nostra vita ma noi al suo. Ma come dice l'autore siamo schiavi senza catene, cioè siamo schiavi perchè lo vogliamo.
Il sistema ha delle crepe e dalla prigione con muri invisibili si può evadere. Questo libro è uno stimolo a farlo.