La concezione della musica nel Medioevo è alquanto diversa da quella moderna. Se la musica è considerata oggi in Occidente l’arte dei suoni “che ha direttamente nel sentimento il punto di partenza e quello di arrivo”, non era così nelle teorie medievali, secondo cui la musica era una scienza, parte del quadrivio delle arti matematiche. Ed è proprio nel Medioevo che ha inizio la parabola di trasformazione della musica da scienza ad arte intesa in senso moderno.
In questo ebook si delinea un percorso della storia della musica altomedievale a partire dalla concezione del canto negli scritti dei Padri della Chiesa, ponte tra tarda antichità e Medioevo, nei quali la prassi virtuosa della lode canora a Dio si lega alla “musica” che il mondo intero – nell’armonia delle sue proporzioni e dei suoi ritmi – intona al Creatore. Un percorso che si addentra nei meandri dell’immaginario musicale cristiano coi suoi canti, inni, cetre, salteri, cembali e tube, dove la musica si fa ponte fra Terra e Cielo, e che ha tra le sue massime espressioni il canto gregoriano, nato in età carolingia quale linguaggio musicale ufficiale della Chiesa.
In questo ebook si delinea un percorso della storia della musica altomedievale a partire dalla concezione del canto negli scritti dei Padri della Chiesa, ponte tra tarda antichità e Medioevo, nei quali la prassi virtuosa della lode canora a Dio si lega alla “musica” che il mondo intero – nell’armonia delle sue proporzioni e dei suoi ritmi – intona al Creatore. Un percorso che si addentra nei meandri dell’immaginario musicale cristiano coi suoi canti, inni, cetre, salteri, cembali e tube, dove la musica si fa ponte fra Terra e Cielo, e che ha tra le sue massime espressioni il canto gregoriano, nato in età carolingia quale linguaggio musicale ufficiale della Chiesa.