Il tavolo è stato rovesciato, il campo da gioco è cambiato profondamente nel giro di pochi anni.
Gli addetti stampa non si confrontano più solo con i giornalisti, ma spesso li scavalcano comunicando direttamente al pubblico attraverso la rete e i social media, adottano tecniche e stili giornalistici e, mentre la crisi dei media tradizionali rende sempre più sottile il confine tra i due lati della barricata, le grandi aziende si trasformano esse stesse in media company: stiamo vivendo l’era del cortocircuito tra giornalismo e comunicazione, e nulla sarà più come prima.
In questo ebook realizzato da EniDay e IFT Studio si prende spunto dagli incontri dell’edizione 2016 del Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia per definire lo stato dell’arte nella comunicazione moderna: attraverso lo studio di casi recentissimi (le strategie adottate da varie aziende per rispondere ai servizi di Report; le pagine di colossi come Coca Cola e General Electric, ormai più simili a vere e proprie testate che a siti corporate; le politiche di “ascolto” degli utenti attraverso i social) e gli interventi di esperti (Giovanni Boccia Artieri, Mafe De Baggis, Anna Masera e molti altri) si prova a rispondere a domande sempre più attuali: il brand journalism salverà il giornalismo in crisi o rappresenta un’invasione delle aziende nel campo dei media? La disintermediazione tra testate giornalistiche e grandi compagnie costituisce un rischio o garantisce maggiore trasparenza? Come lavora il comunicatore dell’era digitale? Se è vero che le aziende non possono fare giornalismo, ma sono diventate una fonte primaria e producono ormai informazione c’è bisogno di ridefinire professionalità e competenze, business plan delle testate tradizionali e forse l’idea stessa di giornalismo come la conoscevamo.
Gli addetti stampa non si confrontano più solo con i giornalisti, ma spesso li scavalcano comunicando direttamente al pubblico attraverso la rete e i social media, adottano tecniche e stili giornalistici e, mentre la crisi dei media tradizionali rende sempre più sottile il confine tra i due lati della barricata, le grandi aziende si trasformano esse stesse in media company: stiamo vivendo l’era del cortocircuito tra giornalismo e comunicazione, e nulla sarà più come prima.
In questo ebook realizzato da EniDay e IFT Studio si prende spunto dagli incontri dell’edizione 2016 del Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia per definire lo stato dell’arte nella comunicazione moderna: attraverso lo studio di casi recentissimi (le strategie adottate da varie aziende per rispondere ai servizi di Report; le pagine di colossi come Coca Cola e General Electric, ormai più simili a vere e proprie testate che a siti corporate; le politiche di “ascolto” degli utenti attraverso i social) e gli interventi di esperti (Giovanni Boccia Artieri, Mafe De Baggis, Anna Masera e molti altri) si prova a rispondere a domande sempre più attuali: il brand journalism salverà il giornalismo in crisi o rappresenta un’invasione delle aziende nel campo dei media? La disintermediazione tra testate giornalistiche e grandi compagnie costituisce un rischio o garantisce maggiore trasparenza? Come lavora il comunicatore dell’era digitale? Se è vero che le aziende non possono fare giornalismo, ma sono diventate una fonte primaria e producono ormai informazione c’è bisogno di ridefinire professionalità e competenze, business plan delle testate tradizionali e forse l’idea stessa di giornalismo come la conoscevamo.