Per una nuova prospettiva, dice l’ingegnere economista Nicola Cacace (è stato anche presidente di Nomisma, l’istituto di ricerche fondato da Romano Prodi) nel suo recente “Cambiare marcia per creare lavoro”, occorre una vera rivoluzione di pensiero. Bisogna innovare, perché “…l’incapacità di guardare lontano è forse una proprietà antropologica dell’homo italicus, più orientato al carpe diem dei latini che alle attività programmate dei nordici, incapacità che in anni di lenti cambiamenti come quelli passati non ci nuoceva troppo, oggi rischia di fare danni gravi”, scrive con un velo di ironia.
La linea che indica è categorica: è dall’espansione dei servizi (oggi sottodimensionati rispetto alla media europea), della cultura, delle nuove tecnologie, della ricerca sul risparmio energetico che dipenderanno, sia le nuove opportunità di lavoro, sia quelle spinte innovative in grado di accelerare la modernizzazione del nostro sistema produttivo.
Nicola Cacace è nato a Castellammare di Stabia (NA) nel 1930. Ingegnere economista, giornalista e scrittore, esperto di previsioni tecnologiche, è stato, tra l’altro, consulente di produttività e contrattazione per la Cisl di Pierre Carniti e presidente di Nomisma, istituto di studi economici fondato da Romano Prodi. Come amministratore delegato di ITS, Italia Trading Service, società di trading della Bnl, nel 1986 firmò ad Hanoi un accordo di Countertrade, baratto internazionale, col Vietnam. È stato, tra l’altro, editorialista di Avvenire e l’Unità e autore di molti libri su temi vari tra cui gli effetti del progresso tecnico sull’occupazione, cui sono dedicati gli ultimi saggi: “Oltre il 2000, scenario delle professioni” (Ed. Riuniti, 2002), “L’informatico e la badante, chi partecipa al banchetto della globalizzazione e chi serve a tavola” (F. Angeli, 2007), “Equità e sviluppo, il futuro dei giovani” (F. Angeli, 2012).
La linea che indica è categorica: è dall’espansione dei servizi (oggi sottodimensionati rispetto alla media europea), della cultura, delle nuove tecnologie, della ricerca sul risparmio energetico che dipenderanno, sia le nuove opportunità di lavoro, sia quelle spinte innovative in grado di accelerare la modernizzazione del nostro sistema produttivo.
Nicola Cacace è nato a Castellammare di Stabia (NA) nel 1930. Ingegnere economista, giornalista e scrittore, esperto di previsioni tecnologiche, è stato, tra l’altro, consulente di produttività e contrattazione per la Cisl di Pierre Carniti e presidente di Nomisma, istituto di studi economici fondato da Romano Prodi. Come amministratore delegato di ITS, Italia Trading Service, società di trading della Bnl, nel 1986 firmò ad Hanoi un accordo di Countertrade, baratto internazionale, col Vietnam. È stato, tra l’altro, editorialista di Avvenire e l’Unità e autore di molti libri su temi vari tra cui gli effetti del progresso tecnico sull’occupazione, cui sono dedicati gli ultimi saggi: “Oltre il 2000, scenario delle professioni” (Ed. Riuniti, 2002), “L’informatico e la badante, chi partecipa al banchetto della globalizzazione e chi serve a tavola” (F. Angeli, 2007), “Equità e sviluppo, il futuro dei giovani” (F. Angeli, 2012).