Bianco Nero è un libro pensato per favorire lo sviluppo visivo del bambino da 0 a 6 mesi, iniziarlo alla lettura e intrattenerlo con immagini stimolanti.
Quaranta disegni bianco su nero e nero su bianco che, grazie ai forti contrasti, possono essere visti chiaramente fin dalle prime settimane di vita.
Secondo recenti studi la vista rappresenta il senso meno sviluppato al momento della nascita. Mentre la retina di un adulto può distinguere tra varie sfumature, quella dei bambini fino ai 6 mesi è in grado di identificare principalmente contrasti forti, come quelli tra luce ed ombra e tra bianco e nero. In questa fase di crescita fornire al bambino immagini che può vedere chiaramente permette di sviluppare rapidamente retina, nervo ottico e quella parte del cervello che gestisce la vista.
Come mamma ho creato questo libro innanzitutto per il mio bambino ed è stato una risorsa eccezionale per sorprenderlo, divertirlo, aumentare giorno dopo giorno la sua capacità di focus, iniziare a scoprire alcune delle sue preferenze (la nuvola!) e darmi un pretesto in più per parlargli raccontandogli, ad esempio, che cos’è una mela o come il bruco si trasformi in farfalla.
Quaranta disegni bianco su nero e nero su bianco che, grazie ai forti contrasti, possono essere visti chiaramente fin dalle prime settimane di vita.
Secondo recenti studi la vista rappresenta il senso meno sviluppato al momento della nascita. Mentre la retina di un adulto può distinguere tra varie sfumature, quella dei bambini fino ai 6 mesi è in grado di identificare principalmente contrasti forti, come quelli tra luce ed ombra e tra bianco e nero. In questa fase di crescita fornire al bambino immagini che può vedere chiaramente permette di sviluppare rapidamente retina, nervo ottico e quella parte del cervello che gestisce la vista.
Come mamma ho creato questo libro innanzitutto per il mio bambino ed è stato una risorsa eccezionale per sorprenderlo, divertirlo, aumentare giorno dopo giorno la sua capacità di focus, iniziare a scoprire alcune delle sue preferenze (la nuvola!) e darmi un pretesto in più per parlargli raccontandogli, ad esempio, che cos’è una mela o come il bruco si trasformi in farfalla.