Lo stato di salute della cultura italiana non consente di prevedere facili guarigioni. «È mancata una politica pubblica per un'adeguata istruzione secondaria e universitaria, per un sistema di apprendimento durante tutta la vita, per biblioteche e promozione della lettura. Giorgio Napolitano ha detto di avere fiducia negli spiriti vitali degli italiani. Vorrei dargli ragione, a patto che tra gli spiriti vitali ci siano anche l'intelligenza per capire l'inadeguatezza cronica della politica e la capacità di selezionare ed esprimere una classe dirigente all'altezza dei nostri problemi». Tullio DeMauro ripercorre mezzo secolo di vita del nostro paese, ridefinisce il significato di cultura e descrive le trasformazioni della ricerca, dell'insegnamento, dell'informazione, dell'idea stessa di sapere.
De Mauro a "Parla con me": guarda il video
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