Pagina ingiustamente dimenticata del giornalismo per ragazzi, il "Pioniere - settimanale di tutti i ragazzi d'Italia" (inventato e diretto da Gianni Rodari nei freddi anni Cinquanta) fu molto più che un giornalino per bambini:
rappresentò infatti il tentativo della Sinistra italiana di edificare un sistema pedagogico laico che fosse incardinato sui valori costituzionali quali la solidarietà sociale, la difesa della pace, l'uguaglianza tra razze, la libertà di pensiero, definendo così il profilo di un bambino 'attivo', partecipe alla vita della società, impegnato a scuola, curioso esploratore del mondo e solidale con il prossimo.
Proprio sulle pagine di questo settimanale prese inconsapevolmente vita il nucleo poetico più originale dello scrittore di Omegna e il suo rapporto speciale con i bambini.
I temi e i personaggi che popolano tutta la sua produzione, nota oggi più che mai, ci ricordano la necessità di ripartire dai più piccoli e dalla loro fantasia per lasciare che ci insegnino a costruire il «migliore dei mondi possibili».
rappresentò infatti il tentativo della Sinistra italiana di edificare un sistema pedagogico laico che fosse incardinato sui valori costituzionali quali la solidarietà sociale, la difesa della pace, l'uguaglianza tra razze, la libertà di pensiero, definendo così il profilo di un bambino 'attivo', partecipe alla vita della società, impegnato a scuola, curioso esploratore del mondo e solidale con il prossimo.
Proprio sulle pagine di questo settimanale prese inconsapevolmente vita il nucleo poetico più originale dello scrittore di Omegna e il suo rapporto speciale con i bambini.
I temi e i personaggi che popolano tutta la sua produzione, nota oggi più che mai, ci ricordano la necessità di ripartire dai più piccoli e dalla loro fantasia per lasciare che ci insegnino a costruire il «migliore dei mondi possibili».