Quarantacinque croci dipinte superstiti, ancora presenti nelle chiese e nei musei delle Marche, catalogate per la prima volta con criterio scientifico.
Espressione di una radicata e diffusa spiritualità locale, queste croci furono anche utilizzate, tra XIII e XVII secolo, come sontuosi arredi degli edifici sacri eretti dagli Ordini Mendicanti, da abbazie e cattedrali delle Marche, testimonianza del ruolo di crocevia svolto da questa regione tra le culture artistiche e le scuole pittoriche dell’Italia centrale, soprattutto nel XV secolo, e centro di diffusione dei nuovi modelli figurativi dell’arte sacra.
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