Nel campo delle arti figurative, il Seicento è in Europa il Grand Siècle, nonostante la crisi economica, le pesti, le carestie e il declino dei centri mediterranei. La graduale uscita di scena, sul piano politico, di un Paese come l’Italia non coincide affatto con una perdita di leadership culturale e artistica. Al contrario, Roma è forse la prima città europea cui si cerca di dare struttura di capitale, e il suo processo di trasformazione, da antica città a città-capitale, è un processo al quale si ispirano le riforme urbanistiche di Londra e Parigi. Roma infatti aveva attuato per prima quella riorganizzazione di spazi, quel tracciato monumentale di strade, grandi piazze, palazzi, che sarà il lascito dell’architettura barocca. In questo ebook si ripercorrono i capolavori dell’arte secentesca, in tutte le sue espressioni e nelle sue tre linee dominanti: la corrente caravaggesca e naturalistica spenta in Italia dalla dittatura culturale dei Barberini, ma che conoscerà floridi sviluppi in Olanda con la Scuola di Utrecht e in Spagna, Siviglia in particolare; il filone classicista, che dai Carracci fino a Poussin combina il mito della bellezza antica e ideale con il gusto acclamato e ufficiale, e che ha le sue roccaforti nella Francia di Luigi XIV con l’Accademia fondata da Colbert, nell’Inghilterra neopalladiana di Inigo Jones e nella civiltà di Bologna; e infine il barocco, in cui trionfano immagine, colore e illusionismo, con l’esaltazione dello stucco nell’architettura e la contaminazione anticlassica dei materiali, in un rinnovamento radicale del linguaggio e nell’esplorazione di tutte le possibilità espressive della materia. Una linea quest’ultima che si fonda su di una diversa concezione dello spazio, molto più dinamica ed esuberante, rispetto alle rigide leggi dell’illusionismo prospettico rinascimentale. Un viaggio emozionante fra i colori e gli splendori dell’arte secentesca.
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