«Ieri mi è venuta voglia di andare in chiesa e parlare con il prete.»
«E lui che ti ha detto?»
«Esci da quel corpo!»
Questo fulmineo scambio di battute prova, sommariamente, a dare un’idea di quale libro sia Gli Assurdialoghi, fedele trasposizione dei surreali calembour linguistici più volte portati in scena dall’Allegra Compagnia degli Assurdi, il gruppo teatrale romano fondato da Lodovico Bellè nel 2012. Una sequela ininterrotta di micro-battute, completamente irrazionali, guidate da una logica propria che non ha nulla a che vedere con il comune buon senso, ma che - anzi - lo stravolge radicalmente, trascinandolo in un universo sconclusionato, cinico, beffardo e sempre imprevedibile.
Dialoghi capaci di mimetizzarsi tra la folla, manifestandosi all’improvviso per sbalordirci, scandalizzarci, farci riflettere e - soprattutto - per farci ammazzare dalle risate. Risposte apparentemente sconclusionate a domande apparentemente razionali che, stravolgendo inaspettatamente la realtà quotidiana, innescano il loro principale slancio umoristico ed ironico.
Poggiando su due caposaldi del teatro sintetico futurista, ovvero la brevità e l’assurdità dell’azione scenica, Gli Assurdialoghi diventano, nella loro lucida follia, l’esatto specchio dei tempi che stiamo vivendo: grotteschi, assurdi, fuori di testa, eppure più veri del vero.
Edito da Bibliotheka Edizioni.
«E lui che ti ha detto?»
«Esci da quel corpo!»
Questo fulmineo scambio di battute prova, sommariamente, a dare un’idea di quale libro sia Gli Assurdialoghi, fedele trasposizione dei surreali calembour linguistici più volte portati in scena dall’Allegra Compagnia degli Assurdi, il gruppo teatrale romano fondato da Lodovico Bellè nel 2012. Una sequela ininterrotta di micro-battute, completamente irrazionali, guidate da una logica propria che non ha nulla a che vedere con il comune buon senso, ma che - anzi - lo stravolge radicalmente, trascinandolo in un universo sconclusionato, cinico, beffardo e sempre imprevedibile.
Dialoghi capaci di mimetizzarsi tra la folla, manifestandosi all’improvviso per sbalordirci, scandalizzarci, farci riflettere e - soprattutto - per farci ammazzare dalle risate. Risposte apparentemente sconclusionate a domande apparentemente razionali che, stravolgendo inaspettatamente la realtà quotidiana, innescano il loro principale slancio umoristico ed ironico.
Poggiando su due caposaldi del teatro sintetico futurista, ovvero la brevità e l’assurdità dell’azione scenica, Gli Assurdialoghi diventano, nella loro lucida follia, l’esatto specchio dei tempi che stiamo vivendo: grotteschi, assurdi, fuori di testa, eppure più veri del vero.
Edito da Bibliotheka Edizioni.