Cala il sole, il nostro motel cinese ci aspetta. Domani si parte. C'è rimasto solo un giorno per girovagare liberi, poi Anchorage, e casa. Da una parte siamo stanchi e il pensiero confortante di tornare a casa ci rincuora, ma dall'altro mi rendo conto che, chi come noi è viaggiatore dentro, non può mai essere soddisfatto di un viaggio, di un'esperienza. Non si può mai saziare la nostra sete di curiosità, di posti, di incontri, di foto e di racconti. Di questo è fatto il cuore di chi viaggia.
Con la fantasia a volte, con i piedi altre, siamo sempre li, a guardare il sole sorgere e tramontare, a contare le nuvole che passano, sempre sotto lo stesso cielo, sempre sotto cieli diversi. Sempre soli anche in gruppo, e sempre tra amici anche da soli. Questi siamo noi, io e Sascha, questi sono i viaggiatori. Questi siete anche un po' voi che leggete queste righe, magari con interesse, magari solo con curiosità, ma che comunque non vi accontentate e viaggiate con la mente insieme a noi, immaginando quei posti assurdi che abbiamo visto, con la speranza magari un giorno, messi da parte i pregiudizi sul freddo, sulla fatica e sulle difficoltà, di vederli anche voi.
Con la fantasia a volte, con i piedi altre, siamo sempre li, a guardare il sole sorgere e tramontare, a contare le nuvole che passano, sempre sotto lo stesso cielo, sempre sotto cieli diversi. Sempre soli anche in gruppo, e sempre tra amici anche da soli. Questi siamo noi, io e Sascha, questi sono i viaggiatori. Questi siete anche un po' voi che leggete queste righe, magari con interesse, magari solo con curiosità, ma che comunque non vi accontentate e viaggiate con la mente insieme a noi, immaginando quei posti assurdi che abbiamo visto, con la speranza magari un giorno, messi da parte i pregiudizi sul freddo, sulla fatica e sulle difficoltà, di vederli anche voi.