Edizioni integrali
Questa edizione raccoglie in ordine cronologico tutte le poesie e le opere teatrali pubblicate dal poeta e quelle postume. Le poesie compongono un itinerario creativo che, partendo dall’elaborazione romantico-simbolista degli elementi costitutivi del mondo infantile – il canto della ninna nanna, il mito della favola – e traendo successivamente ispirazione dal folclore gitano-andaluso, approda – arricchito dall’esperienza newyorkese – a un linguaggio surreale e barocco, fortemente immaginifico. La poesia di Lorca non è mai paga di sé e trae vita dal costante contatto con la realtà, dai contrasti più violenti – primo fra tutti quello tra amore e morte – e dal bisogno di conciliare la tradizione con l’avanguardia, perché «la luce del poeta è la contraddizione». Il teatro di García Lorca, con i drammi, le tragedie, le farse, le commedie, i semplici divertimenti, testimonia una parabola creativa che, nell’ambito scenico, si presenta tanto rapida e breve quanto densa di motivazioni, di istanze, di confluenze tra eredità colta e tradizione orale popolare, linfa, questa, di un’arte intimamente rivoluzionaria. Fa da sfondo l’ambiente andaluso, il quale, peraltro, non è ridotto mai a pura evocazione regionalistica, ma agisce da protagonista nel dramma che di volta in volta racchiude.
Federico García Lorca
nacque nel 1898 a Fuentevaqueros, in provincia di Granada. Studiò a Granada e cominciò giovanissimo a pubblicare i primi versi. Legato alla terra andalusa, si occupò di musica, teatro, pittura. Antifascista, fu arrestato dalla polizia franchista all’inizio della guerra civile e ucciso a Viznar (Granada) il 19 agosto 1936. Di García Lorca la Newton Compton ha pubblicato il volume Tutte le poesie e tutto il teatro.
Questa edizione raccoglie in ordine cronologico tutte le poesie e le opere teatrali pubblicate dal poeta e quelle postume. Le poesie compongono un itinerario creativo che, partendo dall’elaborazione romantico-simbolista degli elementi costitutivi del mondo infantile – il canto della ninna nanna, il mito della favola – e traendo successivamente ispirazione dal folclore gitano-andaluso, approda – arricchito dall’esperienza newyorkese – a un linguaggio surreale e barocco, fortemente immaginifico. La poesia di Lorca non è mai paga di sé e trae vita dal costante contatto con la realtà, dai contrasti più violenti – primo fra tutti quello tra amore e morte – e dal bisogno di conciliare la tradizione con l’avanguardia, perché «la luce del poeta è la contraddizione». Il teatro di García Lorca, con i drammi, le tragedie, le farse, le commedie, i semplici divertimenti, testimonia una parabola creativa che, nell’ambito scenico, si presenta tanto rapida e breve quanto densa di motivazioni, di istanze, di confluenze tra eredità colta e tradizione orale popolare, linfa, questa, di un’arte intimamente rivoluzionaria. Fa da sfondo l’ambiente andaluso, il quale, peraltro, non è ridotto mai a pura evocazione regionalistica, ma agisce da protagonista nel dramma che di volta in volta racchiude.
Federico García Lorca
nacque nel 1898 a Fuentevaqueros, in provincia di Granada. Studiò a Granada e cominciò giovanissimo a pubblicare i primi versi. Legato alla terra andalusa, si occupò di musica, teatro, pittura. Antifascista, fu arrestato dalla polizia franchista all’inizio della guerra civile e ucciso a Viznar (Granada) il 19 agosto 1936. Di García Lorca la Newton Compton ha pubblicato il volume Tutte le poesie e tutto il teatro.