Questo libro contiene la traduzione "scorrevole" della Historia Langobardorum di Paolo Diacono. La traduzione è preceduta da una breve prefazione e seguita da poche note "smart", che permettono di fare molti approfondimenti.
La Historia di Paolo, come è affettuosamente chiamata dagli storici, ci narra una saga nordica. Si parte dalla Scandinavia per arrivare nella penisola italiana. Ci racconta dei vari Re, degli intrighi, delle battaglie e della fede di questo popolo germanico, prima pagano, poi ariano ed in fine cattolico. Paolo Diacono non tralascia di narrarci dei Papi, dell'Impero Romano d'Oriente, dei Franchi e degli altri popoli barbarici intorno a loro.
Un altro pregio di questo racconto, sono le menzioni di città e castelli, e subito, ci accorgiamo che i Longobardi non furono cos devastanti. Certo annientarono alcune di esse, ma altre divennero centri del loro potere, queste città, diverranno i Comuni, le molte culle del Rinascimento.
Il racconto di Paolo è tronco, termina con Liutprando, l'autore, deluso, non volle terminare l'opera. Devo dire che leggendo questa versione della storia, i Franchi di Carlo Magno appaiano poco leali nei confronti del vicino regno Longobardo.
Concludendo, è una bella storia e anche molto interessante, Buona lettura.
La Historia di Paolo, come è affettuosamente chiamata dagli storici, ci narra una saga nordica. Si parte dalla Scandinavia per arrivare nella penisola italiana. Ci racconta dei vari Re, degli intrighi, delle battaglie e della fede di questo popolo germanico, prima pagano, poi ariano ed in fine cattolico. Paolo Diacono non tralascia di narrarci dei Papi, dell'Impero Romano d'Oriente, dei Franchi e degli altri popoli barbarici intorno a loro.
Un altro pregio di questo racconto, sono le menzioni di città e castelli, e subito, ci accorgiamo che i Longobardi non furono cos devastanti. Certo annientarono alcune di esse, ma altre divennero centri del loro potere, queste città, diverranno i Comuni, le molte culle del Rinascimento.
Il racconto di Paolo è tronco, termina con Liutprando, l'autore, deluso, non volle terminare l'opera. Devo dire che leggendo questa versione della storia, i Franchi di Carlo Magno appaiano poco leali nei confronti del vicino regno Longobardo.
Concludendo, è una bella storia e anche molto interessante, Buona lettura.