Mario D'Aleo aveva ventisei anni quando prese il posto del Capitano Basile, freddato da un colpo di pistola alla schiena mentre aveva la figlia in braccio, a Monreale.
Mario si è battuto come un leone per continuare la strada del suo predecessore, prima di essere vittima anche lui di uno spietato agguato di mafia, a Palermo.
Giovane, forte, orgoglioso, ha vissuto la sua breve esistenza lasciando il segno in una delle più sanguinose pagine dalla storia della lotta alla mafia, facendo della sua divisa di carabiniere una missione.
Mario ha amato, ha lottato, ha giocato a calcio con i suoi colleghi, ha comprato un cane.
Questo romanzo-diario è liberamente ispirato alla sua vita, come fosse lui a raccontare la sua storia.
L'impronta che ha lasciato tra i vicoli di Monreale e le strade di Palermo evidenzia una mafia che non vince, perché non riesce mai a seppellire la memoria di chi la combatte.
Mario si è battuto come un leone per continuare la strada del suo predecessore, prima di essere vittima anche lui di uno spietato agguato di mafia, a Palermo.
Giovane, forte, orgoglioso, ha vissuto la sua breve esistenza lasciando il segno in una delle più sanguinose pagine dalla storia della lotta alla mafia, facendo della sua divisa di carabiniere una missione.
Mario ha amato, ha lottato, ha giocato a calcio con i suoi colleghi, ha comprato un cane.
Questo romanzo-diario è liberamente ispirato alla sua vita, come fosse lui a raccontare la sua storia.
L'impronta che ha lasciato tra i vicoli di Monreale e le strade di Palermo evidenzia una mafia che non vince, perché non riesce mai a seppellire la memoria di chi la combatte.