Giorgio Almirante e Junio Valerio Borghese, Mario Scelba e Matteo Salvini, Amintore Fanfani e Giorgio Ambrosoli, ma anche Giovanni Guareschi e Indro Montanelli. Sono tante, spesso tra loro contraddittorie, le figure che hanno fatto la destra italiana negli ultimi decenni: allora perché negare che essa abbia lo stesso diritto di esistere che la sinistra riserva soltanto a se stessa?
Il realismo sfacciato di Pansa ribalta in questo libro il luogo comune che considera la destra una piccola parrocchia di pochi fanatici e di bombaroli neri, facendo vivere vicende e personaggi di una parte politica spesso negata ma che ha giocato un ruolo cruciale nella storia recente del Paese. Perché, che lo si voglia o no, “la destra è necessaria alla sinistra, quanto la sinistra alla destra. In una democraziaparlamentare non soltanto possono convivere, ma devono farlo. Perché entrambe sono indispensabili a garantire la libertà di una nazione”.
Il realismo sfacciato di Pansa ribalta in questo libro il luogo comune che considera la destra una piccola parrocchia di pochi fanatici e di bombaroli neri, facendo vivere vicende e personaggi di una parte politica spesso negata ma che ha giocato un ruolo cruciale nella storia recente del Paese. Perché, che lo si voglia o no, “la destra è necessaria alla sinistra, quanto la sinistra alla destra. In una democraziaparlamentare non soltanto possono convivere, ma devono farlo. Perché entrambe sono indispensabili a garantire la libertà di una nazione”.