In un mondo sempre più veloce e interconnesso, anche le malattie virali si trasmettono con una aggressività maggiore che nei secoli precedenti. Alcuni esempi? L’epidemia di “Spagnola” agli inizi del ‘900, l’H1N1, l’HIV, la SARS e la più recente Ebola. #PandemIT racconta di una diversa ma non meno pericolosa pandemia che parte da un virus informatico, si diffonde attraverso i social media e si trasmette all’uomo. Fantascienza? No. La storia di Ned, don Carlo, Tommaso, Myriam, Natan e Diana è la trasposizione in forma romanzata di quello che è già possibile o che forse è già successo. Le avventure dei protagonisti iniziano sulle nostre bellissime Dolomiti e si sviluppano poi tra gli Stati Uniti e l’Australia. Il libro contiene anche una serie di appendici di approfondimento, realizzate insieme all’Associazione “Icaro ce l’ha fatta! ONLUS”. I temi trattati sono rivolti a chiunque utilizzi Internet, ma in particolare a genitori e ragazzi, per usare più consapevolmente quella risorsa meravigliosa ed esplosiva che è il World Wide Web e il mondo dei Social Media. In particolare oggi nessun educatore o genitore può permettersi di ignorare il mondo ricchissimo e caleidoscopico del World Wide Web, così fondamentale nella vita dei ragazzi. Così come non è possibile ignorare i rischi della condivisione dei propri dati e delle informazioni personali, soprattutto se non vi è una consapevolezza di base su cosa sia saggio fare o non fare. I ragazzi (e questo è espresso anche nelle appendici dell’Associazione Icaro) vorrebbero trovare nei genitori e negli educatori una guida. Purtroppo spesso chi dovrebbe “guidare” si rifugia dietro un: “i ragazzi ne sanno più di me, cosa posso dire sulle nuovo tecnologie?”. Così quando, prima che compiano i dieci anni – così dicono i dati raccolti nelle scuole dall’Associazione Icaro - regaleremo loro uno smartphone, pochi di noi si sentiranno in grado di dare anche i più semplici suggerimenti su come utilizzarlo. Ci sembrerà che la barriera tecnologica sia insormontabile, difficile da comprendere e ancor di più da spiegare a bambini che ne sanno già più di noi. Già, la tecnologia. Allora proviamo a chiederci: quanti di noi che si sentono in grado di aiutare i figli con la guida sono in grado di smontare e rimontare una macchina? Notate l’incongruenza? In un uomo, Voltaire dava più importanza alle domande che questo si pone rispetto alle risposte che questo è in grado di dare. All’interno del romanzo di risposte ne troverete poche, di spunti per riflettere invece molti.
NOTA: i proventi derivanti dai diritti d’autore di questo libro saranno interamente devoluti all’Associazione “Icaro ce l’ha fatta! ONLUS” (www.associazioneicaro.org).
NOTA: i proventi derivanti dai diritti d’autore di questo libro saranno interamente devoluti all’Associazione “Icaro ce l’ha fatta! ONLUS” (www.associazioneicaro.org).